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Ghosting

Il mio partner è sparito senza spiegazioni, perché?

Vi è mai capitato di essere sedotte e abbandonate, improvvisamente e senza una spiegazione, da un partner che stavate frequentando?

Sono sicura che in tante avete risposto di si e insieme ai vostri si c’è anche il mio.
Ebbene si, nonostante le mie conoscenze, competenze e “l’occhio clinico” anch’io sono caduta nella sua trappola.

Tutto questo ha un nome: GHOSTING. Ne avete mai sentito parlare?
No? a breve scopriremo di cosa si tratta.

Prima però, dovete sapere che ho deciso di affrontare questo argomento perché ritengo che sia importante dare un nome alle cose.

Ci aiuta a capirle meglio, accettarle e a metabolizzarle.

Il termine ghosting, letteralmente vuol dire sparire/muoversi come un fantasma.

Parlando di ghosting ci si riferisce alla pratica di interrompere di punto in bianco, senza preavviso, spiegazioni e un apparente motivo, le comunicazioni e i contatti con il partner o la persona che si sta frequentando. È quindi, un modo di porre fine a una relazione, senza però chiuderla davvero, semplicemente cessando di farsi sentire.

Attenzione però! 

Ogni tanto il fantasma riappare dal nulla (in questo caso parliamo di zombieing), neanche fosse Houdini, attraverso un messaggio, una chiamata o un semplice contatto “casuale” su un social, comportandosi come se non fosse mai sparito. 

Il suo ricomparire è frutto di un atteggiamento puramente egoistico, lo fa per se stesso, per il suo bisogno narcisistico di sentirsi amato, ammirato, desiderato e non per di un sincero interesse nei confronti dell’altro. 

Il ghosting è un fenomeno attualissimo figlio dei social, delle app di incontri e di messaggistica. Al giorno d’oggi, infatti, in molti scelgono di usare le app di incontri per la facilità con cui si conoscono nuove persone. 

                                 social ghosting psicologa cagliari dott.ssa Monica Espa  

Molte relazioni si aprono e si chiudono attraverso i social e questo permette al ghoster di “tirarsi fuori” molto facilmente, di sparire nel nulla e far perdere le proprie tracce. Per il ghoster sparire è un gesto estremamente semplice e anche meno doloroso, in quanto, non si espone per comunicare all’altro qualcosa di spiacevole. 

Questa sparizione però non dice nulla su di noi ma, dice tanto sul ghoster e sulla sua personalità: non sopporta i conflitti e il confronto per cui li evita, fuggendo in questo modo dalle responsabilità delle proprie scelte e azioni.

Identikit del ghoster

Il tratto dominante della personalità del ghoster è il narcisismo, che si manifesta attraverso un egocentrismo patologico e assenza di empatia.

 Questi soggetti sono assorbiti da fantasie di grandiosità, ricercano costantemente l’attenzione e l’ammirazione da parte degli altri , sono ipersensibili alle critiche e faticano a mostrare rimorso e gratitudine.
La relazione per queste persone rappresenta un mezzo per nutrire il proprio narcisismo e quando ciò non avviene si dileguano senza lasciare tracce, come un fantasma.

Ma perché questo silenzio è così assordante e doloroso?

Secondo la psicoterapeuta Jennice Vilhauer il ghosting è una forma di rifiuto sociale, che attiva nel cervello le stesse regioni che vengono sollecitate quando si prova dolore fisico.

Il dolore causato dal ghosting è legato alla mancanza di una chiusura, in quanto, lascia le cose in sospeso non permettendoci di capire cosa sia successo e perché, rendendoci difficile reagire e voltare pagina.

Sarete d’accordo con me se affermo che, è meglio la dura e chiara verità di un “non mi piaci” o “meglio se non ci frequentiamo più”, piuttosto che pensare che vada tutto bene e all’improvviso non avere più notizie del partner. Inoltre il ghosting presenta un aspetto subdolo e infido: fa mettere in discussione noi stessi. Ci poniamo mille domande, dubitiamo delle nostre qualità, ripercorriamo ogni istante della relazione per capire dove abbiamo sbagliato e se avremo potuto fare diversamente. 

Tutto ciò come potete immaginare ha delle conseguenze negative per la nostra autostima. 

Per questo è fondamentale che capiate che, chi non è in grado di instaurare e gestire una relazione non siete voi ma il ghoster, che in questo modo dimostra tutta la sua immaturità emotiva, inadeguatezza e fragilità.

Non permettete mai a nessuno di farvi metter in discussione il vostro valore.

Se siete vittime di un ghoster rivolgetevi a un professionista, potrà esservi di grande aiuto per imparare ad ascoltarvi, per capire meglio come affrontare il dolore, metabolizzare il problema e trasformare un evento negativo in un’esperienza di vita, da cui trarre un insegnamento.
In futuro potrà sempre rivelarsi utile.

Parola di vittima di un ghoster 😉

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social ghosting psicologa cagliari dott.ssa Monica Espa
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