Il termine stress è stato utilizzato per la prima volta nel 1936 da Selye, in una lettera alla rivista internazionale , per spiegare le risposte fisiologiche che gli animali da laboratorio davano in seguito all’introduzione nell’organismo di sostanze nocive.

Da allora tanto se ne è parlato e tanto se ne parla, entrando in questo modo a far parte del nostro linguaggio quotidiano, chi di noi almeno una volta nella vita non ha detto “sono stressata”?. Non deve stupire a tal proposito, che un’inchiesta condotta in Germania sulle 100 parole che hanno caratterizzato il ventesimo secolo, abbia incluso nell’elenco il termine stress, assieme a jeans, doping e tante altre.

In questi anni, anche grazie all’attenzione politica rivolta al tema, si sente parlare sempre di più di stress lavoro-correlato. Lo stress lavoro correlato rappresenta una delle maggiori problematiche del mondo lavorativo essendo una delle patologie più diffuse tra quelle collegate con l’attività professionale. È responsabile della maggior parte delle giornate di assenza e di costi altissimi in termini di perdita di produttività.

L’INAIL lo ha definito come “uno stato di squilibrio che il lavoratore avverte quando le richieste nell’ambiente di lavoro superano le sue capacità di affrontarle o controllarle”. La sua particolarità è che qualsiasi tipo di lavoro può portare alla sua insorgenza. Questo perché le cause della sua comparsa sono attribuibili a molteplici fattori (organizzazione del lavoro, clima, gruppo di lavoro…).

Per questo, la sua valutazione è importantissima, nonché un obbligo di legge a carico del datore di lavoro. Il D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 (o Testo Unico sulla Sicurezza), infatti, ha fissato l’obbligo improrogabile da parte del datore di lavoro di valutare tutti i rischi (procedendo secondo step prestabiliti) con la conseguente elaborazione del documento di valutazione dei rischi. Attuare interventi volti alla riduzione del malessere e dello stress lavoro correlato, promuovendo lo stato di benessere, comporta una serie di vantaggi anche per l’azienda, in quanto strettamente correlati alla sua crescita e sviluppo (aumenta la produttività, diminuisce i costi, minore assenteismo…).